CRAC

Grave ferimento di Antonio Maria Malaspina.

Il fatto accadde a Casanova sulla pubblica via presso la Chiesa del paese. Il criminoso attentato fu simulato come un casuale incidente, ma in verità si trattò di un vero tentativo di omicidio.
Riportiamo la trascrizione del verbale redatto dal commissario di Torriglia, datato 21 giugno 1592.

Per detto fatto vengono inquisiti i seguenti uomini armati:
Peirino Pastorino il Cattivo di Canfernasca.
Giacomino Garbarino di Garbarino.
Gironimo Garbarino di Garbarino.
Balino Garbarino di Garbarino.
Giacomo e Meneghino dei Ferretti di Fontanigorda (fratelli).
Bello Ferretti di Fontanigorda.
Giov. Battista Mangino di Fontanarossa.
Zanello Rapuzzi di Lama Casanova.
Tutti armati di archibugio
Denuncia inoltrata dal M. D. Antonio Maria Malaspina del fu D. Antonio di Casanova ex marchese di detto loco.
Dato che è risaputo che detto Peirino sopra citato, d´accordo con gli altri citati, aveva precedenti rancori con il sopra scritto querelante M. D. Malaspina e previa riunione del consiglio che ha trattato e deliberato unanimemente sul fatto del tentato omicidio del detto querelante M. D. Antonio Maria; i sopra detti: Peirino, Giacomino, Gironimo, Balino, Giacomo, Meneghino, Bello, Gio. Battista e Zanello sono ritenuti tutti similmente e unanimemente premeditati e colpevoli del fatto, anche se non visti, ritenuti capaci di poterlo fare.
Descrizione dei fatti:
Nemici del genere umano, il giorno di domenica nove maggio scorso, nel pomeriggio incontrarono il detto M.co dm. Antonio Maria a Casanova, sulla strada pubblica vicino alla chiesa di Casanova stessa. Qui il sopra detto inquisito Giacomino Garbarino disse queste testuali parole: "Ho non pochi motivi per lamentarvi di voi". Allora il sopra citato inquisito Peirino, vuoi per ordine, consiglio o accordi da eseguire, inclinò l´archibugio, di cui era armato, sul braccio di Giacomino e in tal modo l´archibugio sparò verso la persona di Antonio Maria che incautamente stava senza sospettare alcun male e siccome l´archibugio era carico di due palle il md. M. Antonio Maria fu ferito mortalmente al fianco sinistro, da ferita passante da un lato e dall´altro del fianco, con forte perdita di sangue. Il detto Antonio Maria cadde a terra. All´istante il detto Peirino, volendo completare la cattiva azione incominciata, sguainò il pugnale di cui era armato con l´intenzione di infierire ed uccidere il detto D.no Antonio Maria. Il cui detto d.no Antonio Maria riconobbe quel ben noto delinquente ed alzò il cane del suo archibugio e lo rivoltò verso detto Peirino che, vedendo ciò e temendo d´essere colpito, indietreggiò e si ritirò.
In seguito il Commissario di Torriglia citò gli indagati a comparire davanti al tribunale del Castello entro il limite di tempo prescritto.
Nel Castello di Torriglia il giorno sopra segnato 21 giugno 1592.
Sforza M. Comm. , Deleg.to e Respon.le.

fonte:Archivio di Stato di Parma, Sez. Feudi e comunità,
Malaspina, busta n° 99.