CRAC

Costituzione della dote di Lorenza Lavagnino, sposa a Canale.

Anno 1573
In nome del Signore così sia. Giacomo Lercaro fu Luca di villa Cerexia podesteria di Roccatagliata
Spontaneamente e in ogni modo.
Dona come dote a patrimonio a sua nipote Lorenza figlia di Thadeo Lavagnino e moglie di Michele Ferretti, presente ed accettante di villa Canale sotto la Giurisdizione di Torriglia, due pezzi di terra seminativa e prativa siti nella villa Lezzaruole e dintorni.
Il primo pezzo chiamato "Staforella" che confina superiormente, in parte con Giovanni Ferretto e in parte con Alessandro Ravasco, inferiormente e da un lato con Antonio Tachino, dall´altro con Bino Ferretto e la costa. E questi sono i confini.
Similmente altro pezzo di terra seminativa e prativa, sito in detta villa, luogo chiamato "Pian frichiozo" confinante di sopra con Giovanni Lavagnino, di sotto con la terra della chiesa di San Martino di Crovara, da un lato, in parte con Bartolomeo Lavagnino e in parte con Bino Ferretto, dall´altro lato con Pietro Ravasco. E questi sono i confini estimati da Bartolomeo Lavagnino e Bartolomeo Ferretto, d´accordo sul prezzo che su i veri confini sopra descritti.
Lire centottanta di Genova che vanno a compenso della dote di detta Lorenza (a compenso dei due terreni) che è di lire duecento, come è specificato nei miei atti notarili, e lire venti per l´anno di ritardo del pagamento della rimanenza di detta dote di lire duecento.
Detto Giacomo promise e promette che pagherà a detto Michele entro il prossimo Natale di quest´anno. Similmente detto Giacomo dichiara di essere debitore verso detto Michele di lire venti di Genova, occasionalmente mutuate e detto Giacomo promise e promette di pagare a detto Michele totalmente entro il Natale dell´anno 1573, senza eccezione e altra transazione futura.
Similmente detto Michele rinuncia a plurimi e singoli diritti, azioni e ragioni che ha in certa misura sul pezzo di terra castagnativa sita in villa Cerexia, nel luogo detto "La cà de Varni" nei confini descritti nei miei atti notarili.
Liberas et franchas.
Rogato in villa Urri, luogo detto " Lamaneigra" nella piazza della mia casa essicatoio (seccarèzio), anno MDLXXIII indizione XV giorno di lunedì XXV maggio, ora mattutina. 
Presenti: Pasquale Lavagnino figlio di Manino e Agostino Ferretto figlio di Giovanni, testimoni convocati e interrogati.


Il presente atto fu scritto dal notaio Giuseppe Ferretto di Lezzaruole (San Marco d´Urri) figlio di messere Battista del fu Simone notaio. In esso, otre al notaio, compaiono altri Ferretti dello stesso casato abitanti nella Valle in alta Val Fontanabuona. Fonte: ASG, Notai Antichi, f. 2884.