Giuramento prestato ai Visconti
Dal 1464 al 1478 i Duchi di Milano furono domini di Genova ed ebbero parte dei feudi montani appartenenti ai Fieschi. In tale periodo, i nuovi feudatari chiesero il giuramento di fedeltà ai sudditi di Roccatagliata, Torriglia e Carrega.La duchessa Bianca Maria Visconti e il figlio Galeazzo Maria Sforza, conti di Milano, il 24 febbraio del 1468, diedero mandato al Magnifico Domino Galeazzo di Coconato, Capitano di Novara affinchè attuasse detto giuramento. I sudditi di Roccatagliata giurarono a Neirone il 18 marzo dello stesso anno. Per l´occasione, fra i molti convenuti dall´Alta Fontanobuana, vi furono Giovanni Giacomo e Bartolomeo Ferreto, probabilmente, provenienti da S. Marco d´Urri (La Valle).
Il mandato originale andò smarrito, come è riportato nella prima pagina del documento trascritto e autenticato:
N° 7 Paesi di nuovo acquisto
Tortonese
1468. 24. Febbraio
Giuramento prestato alla Duchessa Bianca Maria et Duca Galeazzo M.a Sforza Visconti ( in esecuzione del Mandato Ducale citato dal Seg.rio Maggi fog. 29 Ss Instrum.tu Mandatis) dalli huomini di Rocca Tagliata, Torrilia e Carregia. Questo ricopito si rimette in luogo del citato Mandato, quale no si è ritrovato nell´Archivio.
Mazzo 17 Roccatagliata, Torriglia e Carregia
Dopo due giorni, il 20 marzo, a Torriglia, sul piazzale della Chiesa,
all´ora nona, prestarono giuramento gli abitanti dei feudi di Torriglia e Carrega.
Fra di loro vi furono i capi famiglia provenienti da Fontanigorda e Canale che si possono
identificare nei seguenti nomi:
Lancino (Lorenzino) de Fontanigorda,
suo figlio Bartolomeo,
Longo dei Biggi,
Bartolomeo de Bartomelina (Bertonazzi),
Pietro e Giovanni dei Benazzi,
Giacomino dei Biggi,
Pasquale de Bartomelina,Bernardo suo fratello,
Nicolao dei Benazzi, Simone suo figlio,
Franceschino, Bertono, Pasquale Antonio e Bernardo dei Biggi,
Bartolomeo Sciutto,
Guglielmo dei Biggi,
Stefano Sciutto,
Giacomo dei Benazzi,
Marco e Giacomino dei Biggi,
Giovanni Sciutto,
Nicolao dei Biggi,
Bartolomeo, Giovanolo, Domenico, Cristoforo e Agostino degli Sciutti,
Bertono dei Fregari, Francesco e Marchino suoi figli,
Bartolomeo, Antonio e Lazzaro dei Barbieri,
Giov. Domenico di Vallesturla,Agostino suo fratello,
Cristoforo di Vallesturla, Domenico suo figlio,
Antonio di Vallesturla,
Lazzaro dei Fregari, Antonio e Giovanni suoi fratelli.
Il manoscritto fu rogato dal pub.o notaio imperiale Giovanni Simoneti fu Nicola di Chiavari. I testimoni furono: Nicolao Spagnolo scudiero del Duca, Giovanni Giacomo de Vudegardi, Giovanni di Varese, Beltrame de Camino e frate Gaspare di Vicenza.
Autenticazione:
Concorda con autentico esistente nel Regio Archivio del Castello della Posta di Giove di Milano nella filza
sesta n° 5, visto e riconosciuto dall´infrascritto Segretario della Cancelleria Segreta dello Stato di Milano.
Et edito con decreto di S. R. Maestà D. D. Re di Sardegna, ciò in atto a
Milano li 6 febbraio 1736
in fede.
D.r Saverio De Cotta
Dopo questo periodo di dominio visconteo, i feudi dell´Alta Val Trebbia ritornarono sotto la giurisdizione dei Fieschi, che durò fino al 1547, anno della famosa congiura.