CRAC

MUNICIPALITA´ di FONTANIGORDA

Fontanigorda nel 1797, primo anno della Repubblica Ligure, era vicecura e, secondo la nuova costituzione, apparteneva alla municipalità di Montebruno (vedi Catasto Territoriale del 1798 della Municipalità di Montebruno). Il 26 Luglio 1798, staccatasi da Casanova, fu eretta a parrocchia autonoma con un suo parroco. All´inizio del 1799, entrò a far parte delle municipalità appartenenti al Cantone di Torriglia.
La conferma di quanto sopra la troviamo in un documento datato 19 marzo 1799. Trattasi di una relazione fatta dalla Municipalità e dal Parroco di Fontanigarda al Presidente dell´Istituto Nazionale, dove vengono riportate importanti notizie sulla situazione demografica, economica ed ambientale del paese. 
Trascrizione del documento:

Libertà Eguaglianza
Da Municipalità e Parroco di Fontanigorda
Al
Presidente dell´Istituto Nazionale

Cittad.o

In risposta alle domande che colla v.ra dei 20 ora scorso ci avete fatto pervenire vi diremo riguardo al primo numero, che questo Paese colle Ville annesse hanno sempre avuta la stessa denominazione.
Non esserci qui antichità alcuna osservabile.
Che il numero degli abitanti di tutto il Comune ascende a mille incirca come pure che la Popolazione da sessanta anni a questa parte è cresciuta per la metà e ciò proviene, perché quasi tutti prendono moglie.
Non esserci paludi, ne laghi, ne grotte, ne sorgenti di acqua minerale, ne indizi di alcuna miniera,
ne petrificazioni, cave di marmi e terre colorate, ne terre saponacee alcuna.
Non esservi Spedali da Infermi ed Ospizi da Pellegrini
Esservi due torrenti uno chiamato Pescia e l´altro Sermigiasca ed ambidue visibilmente si dilatano riguardo poi al loro incanalamento non si può in alcuna maniera eseguire per essere detti torrenti situati fra monti, come pure non ne può risultare vantaggio alcuno.
L´estensione del territorio è di quattro miglia incirca un coltivato e l´altre incolte quasi tutte in collina o più montuosa.
La qualità del terreno è leggero tendente al bianco, siccome in parte umido, in parte secco, sabbioso o sassoso: il fondo poi del terreno regolarmente è di scoglio quasi a strato continuo e ben poco frammezzato con vene di terra.
L´agricoltura che attualmente si pratica consiste nella zappa ne ha sofferto variazione alcuna ne sembra potersi introdurre coltivazione con maggiore profitto. 
I monti e i terreni incolti sono leggermente coperti d´erba da pascolo, com´anche di alberi e selva. L´estensione de´ boschi è di tre miglia incirca e la qualità degli alberi sono in gran parte castagne, faggi, cerri e one.
I prodotti del terreno coltivato consistono in grani, melica, castagne, legumi e biade, dell´incolto in far legna da fuoco e per il pascolo del bestiame, circa poi la loro rispettiva quantità vi possiamo con tutta verità, che danno la sussistenza per tre mesi all´anno. Circa le vendemmie ci dispensiamo a darvi un esatto ragguaglio, non allignandovi le viti.
Così pure riguardo all´oglio per non esserci olive.
Le piante che vi allignano spontaneamente sono le one, i faggi e i cerri.
Non si pratica di fare prati artificiali. Non vi sono comunaglie. Il bestiame del paese consiste in armenti. Capre e pecore, le bestie bovine ascendono al numero di 325, le capre sono 207 e le pecore 90. L´uso della lana, quando fosse sufficiente, si adoprerebbe a farne degli abiti così detti di mezzalana; il prezzo corrente è di lire otto al rubbo e ne producono le pecore, calcolate una per l´altra, due libre per cadauna.
La malattia alla quale sono soggette, qui si chiama il male di Dorbega, ne sinora si è trovato rimedio alcuno. Non vi sono conigli di sorta alcuna. E ben poche lepri.
Il commercio qui consiste nel fare dell´Esca e del legname per la cucina per l´orti e per le barche, quale poi si porta costì in Genova, come pure la Esca, oppure in Lombardia, ne ha sofferto variazione alcuna.
Le strade regolarmente sono cattive per essere luoghi alpestri e montuosi, ne si possono rendere carrabili. Qui non vi sono persone impiegate nella navigazione.
Le manifatture consistono, come sopra si è detto, nel fare delle pale per irrigare gli orti ed altri utensili di cucina; per il passato, per quanto si sa, si faceva lo stesso. Noi poi non sapessimo che suggerirvi per introdurre altre arti utilmente.
La mercede che ne ricavano loro che attendono al suddetto mestiere è di lire due al giorno.
Le acque poi che qui si trovano possono benissimo servire per molini, cartiere fucine, filami ed altre macchine essendo sempre perenni anche nell´estate e non mancano mai.
Le persone quasi tutte a risalva di tre in quattro mesi dell´anno sono disoccupate per la ragione che il territorio non dà la sussistenza che per corto tempo, il resto poi dell´anno chi và per le Maremme della Toscana, per la Lombardia a coltivare la terra e chi a fare dell´Esca nelle montagne di Parma, Modena e Firenze. Tanto ci occorre farvi presente e di vero cuore vi auguriamo
Salute e Fratellanza
Dalla Casa Nazionale li 19 marzo 1799 an. 2 della Rep. Lig.e

C.o P.e Pellegrino Biggi Parroco e Protocollista
Pellegro Feretti Presid.te
Bartolomeo Feretti Segret.o

Questo documento, fra i primi del Comune di Fontanigorda, reca importanti informazioni.
In esso veniva evidenziato un forte aumento demografico della popolazione, avvenuto negli ultimi sessant´anni, gli abitanti ammontavano a circa mille, con forte esubero di manodopera, le risorse locali non erano sufficienti, quindi molti furono costretti a cercare lavoro altrove: nelle Maremme e in Lombardia. Questo problema durò per tutto il XIX e gran parte del XX secolo.
La descrizione del territorio è molto dettagliata con riferimenti alle zone agro-pastorali, al numero degli armenti, alle selve, alle risorse del sottosuolo e alle attività artigianali.
I relatori furono, forse, troppo pessimisti nel giudicare la fertilità del terreno, ma per il resto pensiamo siano stati molto coerenti con la realtà del momento.
Nella relazione, i nuovi amministratori presentarono la disagiata situazione del loro paese, uscito da un lungo periodo feudale, ridotto in condizioni di arretratezza e povertà. Per porre rimedio a ciò, essi intravidero una nuova fonte di reddito nello sfruttamento dell´energia idrica, basilare per dar vita a iniziative industriali e artigianali, atte ad assorbire l´esubero di mano d´opera locale. Ciò non avvenne e lo spopolamento dei paesi montani, iniziato allora, continuò fino ai giorni nostri. Nella relazione si accennò alla lavorazione dell´Esca (fungus formentarius) precisando che gli artigiani di Fontanigorda dediti a questa attività, già d´allora, erano costretti a recarsi nell´Appennino tosco-emiliano per reperire la materia prima. In seguito, andarono in Abruzzo, nella Sila calabra e perfino sui monti della Dalmazia. In quei tempi, il prodotto finito veniva esportato a Genova e in Lombardia, in seguito andò anche all´estero.
Il parroco del momento fu il Cittadino P.e Pellegrino Biggi, da pochi mesi rettore della nuova parrocchia, con l´incarico di Protocollista della Municipalità. Il primo Sindaco, allora chiamato Presidente e in seguito Maire, fu Pellegro Feretti, nato il 6 marzo 1756, inscritto nella Lista Civica del 1810, come cittadino del Cantone di Torriglia avente diritto al voto e qualificato calzolaio.
Il manoscritto intitolato "Libro del Catasto Territoriale della Municipalità di Montebruno" fu redatto sul finire dell´estate del 1798. In quell´anno Fontanigorda faceva ancora parte della Municipalità di Montebruno.
Trattasi della prima descrizione degli estimi catastali concepita ai fini fiscali.
La stesura della parte catastale del paese di Montebruno fu fatta in modo dettagliato, nominando e valutando ogni singolo appezzamento, mentre per Canale e Fontanigorda fu compilato un semplice elenco dei proprietari con il valore dei loro immobili.
Riportiamo qui di seguito, ad esempio, l´elenco dei proprietari di Casoni con l´aggiunta dei soprannomi delle singole famiglie, per essere meglio identificate:

Fontanigorda Fraz. Casoni
Andrea Ferretti fu Francesco (Acerina) £ 285
Andrea e Giovanni Ferretti fu Antonio (Tuognin) £ 250
Agostino Ferretti fu Agostino (Stelli) £ 200
Gerolamo Ferretti fu Francesco (Girumetti) £ 200
Agostino Ferretti fu Francesco (Cappellin) £ 250
Domenico Ferretti fu Carlo (Meneghetti)  £ 75
Antonio Ferretti fu Domenico (Meneghetti) £ 75
Bartolomeo Ferretti fu Andrea (Bertiè) £ 275
Antonio Ferretti fu Agostino (Cappellin) £ 225
Agostino Ferretti fu Pietro (Perteghielle) £ 250
Matteo Ferretti fu Agostino (Cacciou) £ 225
Gli eredi del fu Bartolomeo Ferretti (Micheloni) £ 50
Giovanni Ferretti fu Giov. Andrea (Pallin) £ 250
Michele Ferretti fu Bartolomeo (Bisci) £ 275
Giovanni Maria Ferretti fu Bartolomeo (Zan) £ 50
Antonio Ferretti fu Santino (Giamanti) £ 50
Giacomo Ferretti fu Giorgio (Lagni) £ 250
Gerolamo Ferretti fu Ambrogio (Merlascin) £ 85
Gerolamo Ferretti fu Giorgio (Giamanti-Pallin) £ 85
Giov. Maria Ferretti fu Giorgio (Zurzè) £ 85
Agostino Ferretti fu Giorgio (Mariìn-e) £ 225
Antonio Ferretti fu Ambrogio (Manin) £ 60
Giorgio Ferretti fu Antonio (Pacciani) £ 60
Gerolamo Ferretti fu Matteo (Marianna) £ 60
Giuseppe Ferretti fu Giov. Maria (Zanin) £ 50
Michele Ferretti fu Bartolomeo (Scagni) £ 200
Matteo Ferretti fu Bartolomeo (Tallin) £ 40
Agostino Ferretti fu Bartolomeo (Mursiera) £ 25
Gli eredi del fu Antonio Ferretti £ 50
Agostino Ferretti fu Giov. Maria (Zanin) £ 22
Matteo Ferretti fu Bartolomeo (Bertulin) £ 22
Cattarina figlia del fu Agostino Ferretti £ 22
Giovanni Ferretti fu Francesco (Manienin) £ 200

Nel 1810, durante il governo imperiale furono compilate le liste dei cittadini aventi diritto al voto nell´Assemblea Cantonale di Torriglia. Per la Municipalità di Fontanigorda gli inscritti furono 340.

Con la Restaurazione (1815) il Comune di Fontanigorda passò sotto il Regno Sabaudo; le notizie di questo periodo, in nostro possesso, sono frammentarie, le prime risalgono agli anni venti.

1821 - Comune di Fontanigorda , Mandamento di Ottone, Provincia di Bobbio, Ducato di Genova.
Sindaco: Ferretti Giovanni. -Segretario: Rettagliata Gio. Gregorio. -Chirurgo: Rettagliata Gio. Gregorio. -Esattore di Ottone: Della Cella Luigi. -Messo Comunale: Gattone Carlo. -Cantoniere: Giuseppe Moscone.

1826 - Comune di Fontanigorda, Mand.to di Ottone, Prov.a di Bobbio , Divisione di Alessandria.
Sindaco: Ferretti Giovanni. -Segretario: Rettagliata Gio. Gregorio. -Chirurgo: Rettagliata Gio. Gregorio. -Messo Comunale: Ferretti Gio. Maria. -Guardia Boschi: Isola Giacomo del Distretto di Gorreto.

1927 - Comune di Fontanigorda. 
Sindaco: Biggi Santino. -Segretario: Rettagliata Gio Gregorio. -Chirurgo: Rettagliata Gio. Gregorio. -Messo Comunale: Sbarbaro Gio Batta. -Cantoniere: Mazzoni Andrea.

1830 - 1835 Comune di Fontanigorda.
Sindaco: Rapuzzi Giacomo.

1840 - 1845 Comune di Fontanigorda.
Sindaco: Rapuzzi Giacomo. -Segretario: Rettagliata Gio. Gregorio. -Chirurgo: Rettagliata Gio. Gregorio. -Messo Comunale: Sbarbaro Gio. Batta.
Consiglieri ordinari:
Benedetto Rapuzzi,Giorgio Benazzi, Agostino Biggi, Andrea Sciutto, Gio Batta Biggi, Antonio Ferretti, Ferretti Bartolomeo e Biggi Domenico.
Consiglieri aggiunti:
Stefano Sciutti, Domenico Rapuzzi, Sciutti Innocenzo, Andrea Ferretti, Gregorio Benazzi, Andrea Biggi, Antonio Biggi, Biggi Benedetto, Sciutti Bartolomeo, Ferretti Giorgio, Sciutti Agostino, Garbarini Agostino, Sciutti Domenico.

1845 - 1850 Comune di Fontanigorda.
Sindaco: Biggi Antonio.
Consiglieri:
Biggi Giov. Maria, Rapuzzi Giacomo, Ferretti Giovanni fu Giacomo, Ferretti Bartolomeo fu Antonio, Ferretti Giuseppe, Ferretti Agostino, Garbarini Andrea, Biggi Matteo, Ferretti Andrea.
Nel 1849, con delibera del C.C., vengono stanziate £200 per la costruzione del ponte della Fornace, posto sull´omonimo torrente, lungo l´antica mulattiera di Vallescura.

1850 - 1855 Comune di Fontanigorda.
Sindaco: Ferretti Giovanni. -Segretario: Massoni. -Esattore: Della Cella Luigi. -Esattore: Perseda Gio Batta. -Messo Comunale: Sbarbaro Gio Batta. -Pedone: Garbarini Luigi.
Consiglieri:
Biggi Antonio, Biggi Andrea di Antonio, Ferretti Agostino, Ferretti Giuseppe, Sciutti Andrea fu Giuseppe, Ferretti Bartolomeo, Biggi Gerolamo, Sciutti Andrea fu Giov. Antonio, Rapuzzi Giacomo, Ferretti Antonio, Biggi Matteo, Garbarini Andrea, Biggi Giov. Maria, Ferretti Agostino di Pietro, Ferretti Andrea di Antonio.
A quel tempo, la sede della Casa Comunale era data in locazione da Domenico Bertonazzi. 

1855 - 1860 Comune di Fontanigorda, Mand.to di Ottone, Prov.a di Bobbio, Divis.e di Alessandria.
Sindaco: Rapuzzi Pietro. -Segretario: Massoni. -Maestro di scuola: Rossi. -Messo: Biggi Antonio.
Consiglieri: Biggi Antonio, Ferretti Antonio, Ferretti Agostino, Garbarini Andrea, Ferretti Giuseppe, Sciutti Andrea, Baghino Agostino, Biggi Giov. Maria.
La prima Scuola Elementare di Fontanigorda ebbe sede nella casa di Bertonazzi Luigi.
Col nuovo ordinamento del Regno d´Italia (1861), il Comune di Fontanigorda entrò a far parte della Provincia di Pavia, Circondario di Bobbio, Mandamento di Ottone.
1860 - 1863 Comune di Fontanigorda.
Sindaco: Ferretti Andrea. -Segretario: Angelo Cella. -Esattore: Vacha Ettore, dal 1861 Natta Caldo.
Consiglieri:
Biggi Giov. Maria, Oberti Giovanni, Ferretti Agostino, Ferretti Giuseppe, Biggi Antonio, Biggi Biagio, Benazzi Giorgio, Ferretti Agostino fu Giuseppe, Ferretti Giovanni, Biggi Giorgio, Ferretti Andrea, Sciutti Andrea, Ferretti Pietro e Biggi Domenico.
Nel 1862 arrivò il primo insegnante nella borgata di Casoni.

1863 - 1867 Comune di Fontanigorda, Mand.to di Ottone, Circon.io di Bobbio, Provincia di Pavia.
Sindaco: Baghino Agostino. -Segretario: cav. Ferretti Giovanni. -Esattore Cesare Gamalero.
Consiglieri:
Ferretti Andrea fu Giov. Andrea, Ferretti Agostino fu Matteo, Biggi Antonio fu Francesco, Biggi Biagio, Biggi Agostino, Benazzi Giorgio, Ferretti Giuseppino fu Giovanni, Biggi Antonio fu Andrea, Ferretti Andrea fu Antonio, Ferretti Agostino fu Pietro, Ferretti Agostino fu Pietro (Perteghiella), Benazzi Agostino, Ferretti Antonio fu Giuseppe, Garbarini Andrea.

1867 - 1874 Comune di Fontanigorda. 
Sindaco: Baghino Agostino. - Segretario: cav. Ferretti Giovanni. 
Consiglieri: (25-11-1867)
Ferretti Giuseppe, Sciutti Giacomo, Biggi Antonio fu Andrea, Benazzi Giorgio, Ferretti Agostino fu Matteo, Ferretti Andrea fu Giov. Andrea, Biggi Antonio fu Francesco, Biggi Agostino, Benazzi Agostino, Ferretti Andrea fu Antonio, Ferretti Agostino fu Pietro, Ferretti Bartolomeo, Biggi Giov. Maria, Oberti Giovanni.

1875 - 1880 Comune di Fontanigorda.
Sindaco: Ferretti Andrea. -Segretario: Merzari Fogliardo.
Consiglieri:
Ferretti Gregorio, Rossi Luigi, Ferretti Nicola, Biggi Antonio, Ferretti Pietro, Biggi Giov. Maria, Oberti Giovanni, Biggi Andrea, Rapuzzi Pietro fu Benedetto, Rapuzzi Pietro fu Giacomo, Baghino Agostino, Ferretti Giovanni.
Il Segretario, di questo mandato, era di Ottone; la sua retribuzione annua ammontava a £ 300.
Con delibera consigliare del 23-5-1877 si diede inizio alla costruzione della nuova Casa Comunale. 
Con delibera del 17-9-1877, fu concessa la Scuola nelle frazioni di Casoni e Canale.
Con delibera consigliare del 15-11-1877 fu nominata la prima maestra: Nobile Tenisia di Ottone.
Con delibera consigliare del 22-9-1879 ebbe inizio il servizio postale nelle frazioni, tramite postino. 
Nel 1880 morì il consigliere Ferretti Nicola, cognato del sindaco Andrea. Durante questo secondo mandato del sindaco Ferretti Andrea di Casoni, venne messo in discussione consigliare il progetto per la nuova strada carrabile, finanziata dallo Stato, con l´obbligo di attuazione da parte del Comune. La nuova opera doveva collegare Fontanigorda con la Strada Statale 45, aperta pochi anni prima. Il sindaco e un gruppo di consiglieri erano del parere che la futura strada, partendo dal capoluogo, transitasse dalla cappella di S. Rocco per poi scendere ad attraversare il torrente Sermigliasca sotto la località Cerreta, da qui proseguire per Due Ponti.
Questa soluzione avrebbe evitato la costruzione di un ponte, di elevato costo, sul fiume Trebbia, previsto nel progetto proposto dall´opposta fazione fontanigordese, il quale prevedeva, inoltre, la realizzazione della strada su un percorso poco sicuro, in zone dissestate ed esposte a tramontana.
Come spesso accade, non prevalse il buon senso, ma l´interesse personale. Dopo lunghe dispute, fu approvato il progetto che prevedeva il percorso meno idoneo. Tale scelta, in seguito, comportò lavori di manutenzione con elevati costi, tutt´oggi in atto. Attualmente la strada è provinciale.

Guido Ferretti: "Raccolta di notizie storiche"