CRAC

I sudditi di Casanova, il 26 ottobre del 1520, giurano per l´ultima volta fedeltà ai Malaspina , loro feudatari.

Il domino Lodisio volle che i capifamiglia, con la mano sul Vangelo, prestassero giuramento ai suoi due figli: Antonio e Batino. La riunione avvenne nella casa dello stesso Marchese, in presenza del notaio Pantalino Torriglia che rogò la prima stesura dell´atto. Di cui riportiamo, qui di seguito, la trascrizione delle parti più significative.

Nel nome del Signore. Così sia. Anno della sua natività millecinquecentoventi, indizione ottava, giorno ventisei del mese di ottobre.
Annunciato il Consiglio col suono della campana e la grida del Pretore, come è usanza.
Nella casa del Magnifico D´no Lodisio di Casanova del fu D´no Antonio. Riuniti in serenità: gli infrascritti presenti.
Rofino de Crucis di Lama di Casanova.
Domenico suo figlio.
Batino Raspusino.
Agostino Managioto.
Giuliano Raspusino.
Giovanni suo figlio.
Lodisio Raspusino.
Nicola fu Vestonio.
Megino Raspusino.
Gerardo Manegia.
Agostino de Costa.
Giovanni Manegia.
Nicola de Costa.
Domenico Manegia.
Vestonio suo figlio.
Bastiano Manegia.
Simonino de Costa.
Domenico Manegia.
Geronimo de Costa.
Giovanni Gerardo Manegia.
Lorenzo de Costa (suo figlio).
Pauletus de Crucis.
Bertorino de Costa.
Biagio de Crucis.
Giovanni suo padre.
Giovanni de Crucis.
Castellino de Castello.
Giovanni fu Pelegro de Crucis.
Zanelio de Costa.
Simone fu Antonio de Crucis.
Agostino Pastorino.
Stefanino de Crucis.
Zanelio Pastura suo nipote.
Lorenzino de Crucis.
Pastorino de Pastorino.
Alessandro Raspusino.
Giovanni Pastorino.
(omissis)
Fatto in Casanova nella casa de suddetto D.no Lodisio in presenza dei: D.no Daniele e D.no Giovanni ex marchesi Malaspina di Ottone, suo figlio Angelino e suo nipote Zanetino, Colombano Casazza di Canfernasca, testimoni conosciuti, convocati e interrogati.

Il manoscritto originale è conservato presso l´Archivio di Stato di Parma, sez. Feudi e comunità, busta n° 99. Sulla prima pagina del documento si legge:
"Scrittura riguardante l´Investitura di Casanova e di Rezzoaglio nei Dominii dei Malaspina" 
L´intero documento comprende sette fogli scritti in latino, con grafia abbastanza chiara.
Dopo questo avvenimento, i Malaspina furono marchesi di Casanova ancora per 73 anni; durante i quali, gradatamente, alienarono tutti i loro possedimenti. La loro fine fu segnata da aspre contese che sfociarono in fatti di sangue con omicidi e gravi ferimenti.
L´ultimo domino fu il giovane rampollo Antonio Maria che nel 1592 fu ferito gravemente e dovette rifugiarsi presso i nobili Rezoagli della Val d´Aveto. Egli morì dopo pochi anni.