L'INAUGURAZIONE DEL NUOVO CAMPANILE DELLA CHIESA
DI CASONI DI FONTANIGORDA
Da circa un anno, nella Parrocchia di Casoni in quel di Fontanigorda si stava lavorando, da operai del paese,
per dare un artistico coronamento al campanile che, iniziato nel 1835, era sempre rimasto incompiuto nella parte superiore.
Mercè l'opera tenace e sapiente del Parroco Don Giuseppe Baracchi che aveva chiamato l'architetto Amedeo Calcaprina di Genova a completare il progetto e dirigere i lavori, si era posto mano al compimento di quest'opera che stava a cuore agli abitanti tutti del paese.
Ierlaltro si è fatta l'inaugurazione del campanile che, alto ben 42 metri, domina con la sua linea slanciata ed elegante il paese di Casoni, dandogli un nuovo aspetto pittoresco che completa la vista del paesaggio.
Fu celebrata la messa cantata con eloquente panegirico detto dal Parroco di Rovegno Don Francesco Campomenosi
che illustrò il significato della festa di Cristo Re e tessendo le lodi della popolazione che con abnegazione
e pietà aveva saputo portare a compimento un'opera d'arte di tanta importanza.
Dopo la cerimonia Religiosa che terminò con la Benedizione del campanile, si svolse la cerimonia civile con un canto eseguito dai ragazzi delle scuole delle frazioni del Comune di Fontanigorda che esaltò l'importanza della festa per la bella opera compiuta dagli operai del paese che con rara abilità avevano saputo tradurre nella pietra le eleganti linee tracciate dall'architetto.
INAUGURAZIONE DEL CAMPANILE DELLA FRAZIONE DI CASONI DI FONTANIGORDA
Domenica (30) nella Parrocchia di Casoni è stato solennemente inaugurato il nuovo campanile in occasione della festa di Cristo Re e Marcia su Roma.
Con l'intervento di molti Parroci dei dintorni, del Podestà del Comune, delle maestre e dei ragazzi delle scuole con gagliardetti di Fontanigorda, Casoni e Canale e di numeroso pubblico. E' stata celebrata una messa cantata con un eloquente panegirico del Parroco di Rovegno Don Francesco Campomenosi che molto opportunamente si intrattenne sulla celebrazione della festa di Cristo Re e sulla pietà degli abitanti di Casoni che guidati dal loro ottimo Parroco Don Giuseppe Baracchi seppero coronare l'opera dell'antico campanile.
Terminata la funzione Religiosa con la Benedizione del campanile, sulla piazza della Chiesa, parlò al pubblico radunato il Podestà di Fontanigorda Silvio Dondero dicendosi lieto di essere intervenuto a questa cerimonia che coincideva con il giorno destinato dal Fascismo all'inaugurazione delle opere testimonianti la forza ricostruttrice del Regime. Elogiò la tenacia del Parroco Don Barracchi, l'abilità degli operai del paese che da soli, con la guida dell'architetto Amedeo Calcaprina, seppero innalzare un'opera d'arte della quale il paese può andare orgoglioso. E speciali parole di ammirazione ebbe per l'ing. Calcaprina, chiarissimo artista che Genova ama ed onora.
Dopo il discorso del Podestà ebbe fine la bella cerimonia che per il paese di Casoni segnerà una data indimenticabile essendosi con essa compiuta un'opera che da molti anni era il più ardente desiderio di quella buona popolazione e che ha dato al paesaggio di Casoni una nuova caratteristica che lo rimarcherà in tutta la Val di Trebbia.
INAUGURAZIONE DELLA CUPOLA DEL CAMPANILE - 30 Ottobre 1927
La domenica, 30 ottobre, in una splendida giornata di sole, dedicata alla Regalità di Cristo, fu scelta dai Casonesi per l'inaugurazione della cupola del maestoso campanile.
Il campanile di Casoni rimase fin dal 1835 mozzato sopra il castello campanario; mentre ora è coronato da una artistica cupola, eseguita dai muratori del paese: Ferretti Bartolomeo, Ferretti Agostino e figlio Giuseppe su disegno dell'illustre ingegnere Amedeo Calcaprina di Genova che, con la sua eleganza, rende più attraente il panorama.
Alle ore 7 ebbe luogo la Messa della Comunione in omaggio di Cristo Re.
Alle ore 11 vi fu la Messa solenne con l'intervento del Clero della Vicaria di Rovegno, dell'illustrissimo podestà di Fontanigorda, Silvio Dondero, dell'illustrissimo Signor Amedeo Calcaprina e famiglia, progettista dei lavori, delle scuole dei Balilla e delle Piccole Italiane del Comune con le rispettive insegnanti unitamente al popolo di Casoni e a molti forestieri accorsi per la circostanza dalle vicine Parrocchie.
Fu eseguita la Messa a due voci "Te Deum" del maestro Perosi dai parroci intervenuti, sedendo all'organo il Signor Canonico Codebè veterano del Clero Bobbiese.
Al Vangelo il Rev.mo Signor Arciprete di Rovegno Don Francesco Campomenosi, dopo il discorso di Cristo Re, rivolse al popolo parole di ammirazione e di lode per la bella opera compiuta.
Finita la Funzione Religiosa si compose il corteo che sfilò e si raccolse sul piazzale della Chiesa, dove venne eseguito dalle scuole l'Inno Imperiale, dopo il quale prese la parola il Podestà del Comune.
Egli col suo brio pronunciò un bel discorso in cui, dopo di essersi congratulato con gli abitanti di Casoni per la loro operosità e solidarietà nel compiere un lavoro così bello, prese occasione per commemorare la Marcia Fascista su Roma.
Troppo ci dilungheremmo se volessimo seguirlo nella foga del suo dire e solo accenneremo alla chiusa quando, affermando la sua fede incrollabile nel Duce e sotto la sua guida nei destini d'Italia, le sue parole furono coronate da un subisso di applausi che li mostrarono tale essere anche il sentimento dei presenti.
A cerimonia finita, il Molto Rev.mo Don Baracchi Parroco e Prevosto di Casoni ha offerto alle autorità convenute una colazione degna di ogni elogio, durante la quale Autorità Civili e Religiose fraternizzarono simpaticamente in una comunanza di unico affetto: Religione e Patria.
Il campanile di Casoni è ora il più alto della Vallata del Trebbia misurando metri 41,60 alla base della Croce, e si dice che in Diocesi lo superi in altezza solo quello di Rezzoaglio, dalle colonne della "Trebbia" vada dunque una parola di giusto encomio a quella laboriosa popolazione ed in special modo al Parroco e ai suoi Fabbricieri che tanto si sono adoperati per la perfetta riuscita dell'opera di cui può andare ben orgoglioso e soddisfatto il Signor Ing. Amedeo Calcaprina che oggi vanta come sua opera in Diocesi l'artistica e nuova Chiesa di Magnasco.
Il campanile per la circostanza fu solennemente imbandierato e illuminato con fantastica illuminazione elettrica.